semplificazioni fiscali
Semplificazioni fiscali, oggi probabile fiducia in Senato
Tra gli emendamenti al DL spiccano le precisazioni sull’IMU e una possibile revisione della disciplina fiscale del leasing
/ Mercoledì 04 aprile 2012
Non solo IMU: tra le modifiche al Decreto sulle semplificazioni fiscali (DL n. 16/2012) spiccano sicuramente quelle relative alla nuova imposta municipale, ma il maxi-emendamento discusso ieri in Senato contiene anche altre misure.
Per quanto riguarda l’IMU, come anticipato (si veda “Aliquote base per l’IMU di giugno” del 3 aprile 2012), il maxi-emendamento prevede un acconto “leggero” a giugno, con la revisione delle aliquote nel mese successivo: in altre parole, per la prima rata varranno le aliquote di base (allo 0,4% per l’abitazione principale e le sue pertinenze, allo 0,76% per gli altri immobili), nonché la detrazione di 200 euro già fissata per la prima casa. In base al gettito ottenuto con la prima rata, il Governo modificherà aliquote e detrazione: per questa modifica, il termine ultimo è stato spostato dal 31 luglio al 10 dicembre, così da includere i provvedimenti relativi all’IMU agricola, essendo fissato al 30 novembre il termine per i relativi accatastamenti. Fonti dell’Esecutivo garantiscono, però, che almeno il DPCM per l’IMU sulle abitazioni verrà emanato in tempo, già durante l’estate, in modo da consentire ai Comuni di deliberare le aliquote entro il prossimo 30 settembre.
Restando alla nuova imposta sugli immobili, non dovrebbe esserci alcuna esenzione per gli anziani ospitati nelle case di riposo e proprietari di un immobile. Il Governo si è impegnato a valutare la questione, che però, al momento, resta oggetto di un semplice ordine del giorno approvato dalle Commissioni del Senato. Saranno invece esenti dall’IMU i fabbricati rurali strumentali collocati nei Comuni di montagna oltre i 1.000 metri d’altitudine. Più in generale, invece, i fabbricati rurali strumentali dovrebbero corrispondere un’aliquota IMU del 2 per mille, con il versamento a giugno del 30% a titolo di acconto e, a dicembre, del 70% a saldo. Versamento in un’unica soluzione entro il 16 dicembre, infine, per i fabbricati rurali, mentre gli imprenditori agricoli professionali potranno beneficiare di un abbattimento del 25% della base imponibile (per un approfondimento, si veda “IMU ridotta per i fabbricati storici e gli inagibili” di oggi).
Come detto, l’IMU non è comunque la sola protagonista delle ultime modifiche. Un ulteriore emendamento dovrebbe, infatti, operare una revisione della disciplina fiscale del leasing, sganciando la deducibilità del canone dall’obbligo di durata minima del contratto di locazione finanziaria, ferma restando l’impossibilità di dedurre i canoni in un periodo inferiore a quello fissato per imprese e lavoratori autonomi. In questo modo, la misura permetterebbe alle imprese utilizzatrici di scegliere durate contrattuali inferiori e, dunque, di ottenere tassi d’interesse favorevoli.
Alcune novità investono anche gli enti locali: un miliardo di euro – attinto dal fondo speciale per la reiscrizione dei residui passivi di parte corrente – verrà loro assegnato per colmare i debiti con i fornitori. Questi ultimi avranno, inoltre, la possibilità di cedere alle banche i crediti maturati nei confronti degli enti pubblici per somministrazioni, appalti e forniture.
È stato chiarito, infine, che i versamenti IVA di agosto si possono disporre, senza maggiorazione, entro il 20 del mese.
Queste, a grandi linee, le principali novità emerse nella discussione generale sul Decreto, che si è chiusa ieri in Senato. Alle 9,30 di stamattina, in apertura di seduta, arriverà anche la replica del Governo ed è molto probabile che venga posta la questione di fiducia. Il testo approderebbe alla Camera dopo la pausa pasquale, e – vista la presenza di questioni irrisolte, in gran parte attinenti all’IMU – non dovrebbe essere blindato.
Per quanto riguarda l’IMU, come anticipato (si veda “Aliquote base per l’IMU di giugno” del 3 aprile 2012), il maxi-emendamento prevede un acconto “leggero” a giugno, con la revisione delle aliquote nel mese successivo: in altre parole, per la prima rata varranno le aliquote di base (allo 0,4% per l’abitazione principale e le sue pertinenze, allo 0,76% per gli altri immobili), nonché la detrazione di 200 euro già fissata per la prima casa. In base al gettito ottenuto con la prima rata, il Governo modificherà aliquote e detrazione: per questa modifica, il termine ultimo è stato spostato dal 31 luglio al 10 dicembre, così da includere i provvedimenti relativi all’IMU agricola, essendo fissato al 30 novembre il termine per i relativi accatastamenti. Fonti dell’Esecutivo garantiscono, però, che almeno il DPCM per l’IMU sulle abitazioni verrà emanato in tempo, già durante l’estate, in modo da consentire ai Comuni di deliberare le aliquote entro il prossimo 30 settembre.
Restando alla nuova imposta sugli immobili, non dovrebbe esserci alcuna esenzione per gli anziani ospitati nelle case di riposo e proprietari di un immobile. Il Governo si è impegnato a valutare la questione, che però, al momento, resta oggetto di un semplice ordine del giorno approvato dalle Commissioni del Senato. Saranno invece esenti dall’IMU i fabbricati rurali strumentali collocati nei Comuni di montagna oltre i 1.000 metri d’altitudine. Più in generale, invece, i fabbricati rurali strumentali dovrebbero corrispondere un’aliquota IMU del 2 per mille, con il versamento a giugno del 30% a titolo di acconto e, a dicembre, del 70% a saldo. Versamento in un’unica soluzione entro il 16 dicembre, infine, per i fabbricati rurali, mentre gli imprenditori agricoli professionali potranno beneficiare di un abbattimento del 25% della base imponibile (per un approfondimento, si veda “IMU ridotta per i fabbricati storici e gli inagibili” di oggi).
Come detto, l’IMU non è comunque la sola protagonista delle ultime modifiche. Un ulteriore emendamento dovrebbe, infatti, operare una revisione della disciplina fiscale del leasing, sganciando la deducibilità del canone dall’obbligo di durata minima del contratto di locazione finanziaria, ferma restando l’impossibilità di dedurre i canoni in un periodo inferiore a quello fissato per imprese e lavoratori autonomi. In questo modo, la misura permetterebbe alle imprese utilizzatrici di scegliere durate contrattuali inferiori e, dunque, di ottenere tassi d’interesse favorevoli.
Scompaiono le liste selettive dei commercianti evasori
Sul fronte della lotta all’evasione, l’attività della Guardia di Finanza dovrebbe essere favorita da un piano straordinario di assunzioni, da effettuarsi nel triennio 2013-2015, fermi restando i limiti di spesa e numerici. Niente da fare, intanto, per le liste selettive dei commercianti che non emettono ricevute o scontrini: la misura prevedeva che gli accertamenti fiscali potessero essere pianificati in base a una “black list” di contribuenti, ma il Governo – a seguito di un emendamento presentato dal PDL – ha deciso di fare marcia indietro. Le liste non ci saranno.Alcune novità investono anche gli enti locali: un miliardo di euro – attinto dal fondo speciale per la reiscrizione dei residui passivi di parte corrente – verrà loro assegnato per colmare i debiti con i fornitori. Questi ultimi avranno, inoltre, la possibilità di cedere alle banche i crediti maturati nei confronti degli enti pubblici per somministrazioni, appalti e forniture.
È stato chiarito, infine, che i versamenti IVA di agosto si possono disporre, senza maggiorazione, entro il 20 del mese.
Queste, a grandi linee, le principali novità emerse nella discussione generale sul Decreto, che si è chiusa ieri in Senato. Alle 9,30 di stamattina, in apertura di seduta, arriverà anche la replica del Governo ed è molto probabile che venga posta la questione di fiducia. Il testo approderebbe alla Camera dopo la pausa pasquale, e – vista la presenza di questioni irrisolte, in gran parte attinenti all’IMU – non dovrebbe essere blindato.
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