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giovedì 22 marzo 2012

immobili

L’IMU sui fabbricati rurali va modificata

Lo richiede una risoluzione votata dalla Commissione Agricoltura del Senato, per la mancanza di dati ufficiali sul gettito complessivo atteso
/ Giovedì 22 marzo 2012
Modificare l’IMU su terreni agricoli e fabbricati rurali. La richiesta arriva dalla Commissione Agricoltura del Senato, che ieri ha votato all’unanimità la risoluzione firmata dalla senatrice Maria Teresa Bertuzzi (Pd), dopo la relazione dell’Agenzia del Territorio, dalla quale è emerso che non sono disponibili dati ufficiali sul tema del gettito complessivo atteso dall’applicazione dell’imposta.
“Per l’accatastamento dei fabbricati rurali - spiega Bertuzzi in una nota - la scadenza prevista è il 30 novembre 2012: ciò significa che, a tutt’oggi, non esistono dati ufficiali della base imponibile e quindi il gettito è presunto“. La relazione dell’Agenzia del Territorio, presentata dalla direttrice Gabriella Alemanno nel corso di un’audizione in Commissione, per la senatrice “conferma l’inesistenza di dati ufficiali e stigmatizza il procedimento ancora in corso dell’iscrizione. È necessario completare l’iscrizione al Catasto urbano per dare equità e congruità al contributo richiesto all’agricoltura”. I dati presunti, insomma, “creano confusione e incomprensione, e i valori forniti, non solo dal mondo agricolo, ma anche dagli Enti locali, divergono e preoccupano troppo per la sproporzione del contributo chiesto al settore agricolo”.
Nel corso dell’audizione, infatti, la Alemanno, dopo aver illustrato il quadro normativo che, nel tempo, ha definito i criteri da adottare per il riconoscimento della ruralità dei fabbricati e le implicazioni che ne derivano in ambito fiscale, ricordando che le disposizioni vigenti distinguono i fabbricati rurali in due categorie - immobili a uso abitativo e immobili strumentali all’esercizio dell’attività agricola, con destinazione diversa da quella abitativa - ha dichiarato che, al momento, non sono disponibili dati ufficiali sul tema del gettito complessivo atteso dall’applicazione dell’IMU a terreni agricoli e fabbricati rurali, anche se è stato condotto un confronto tra Autorità politica, Dipartimento delle Finanze, Agenzia del Territorio e associazioni di categoria per stimare gli impatti sul settore agricolo.
Tali analisi e le relative valutazioni - si legge nel testo dell’audizione - sono in corso di approfondimento da parte del Dipartimento delle Finanze, soprattutto per quanto riguarda i fabbricati rurali, con particolare riferimento al censimento di quelli individuati solo al Catasto terreni senza attribuzioni di rendita.
Iscrizione nel Catasto fabbricati entro il 30 novembre 2012
Si ricorda, infatti, che, in virtù delle recenti novità relative ai fabbricati con i requisiti per la ruralità previsti dall’art. 9 del DL n. 557/1993, i proprietari dei fabbricati rurali iscritti nel Catasto terreni, ai sensi dell’art. 13, comma 14-ter del DL n. 201/2011 convertito, entro il 30 novembre 2012 dovranno incaricare tecnici abilitati per procedere all’iscrizione nel Catasto fabbricati con la determinazione della relativa rendita utilizzando la procedura DOCFA. Ciò proprio perché, dal 1° gennaio, tali fabbricati sono soggetti all’IMU e, per la determinazione della base imponibile, occorre che venga attribuita loro una rendita.
Nonostante la mancanza di dati ufficiali, nell’allegato al testo dell’audizione, l’Agenzia del Territorio ha presentato alcuni esempi di applicazione dell’IMU, raffrontata al precedente regime impositivo, utilizzando le aliquote base (si vedano le tabelle in calce all’articolo).
Dalle elaborazioni emerge che, per un’abitazione rurale di tipologia economica (categoria A/3) di 5 vani (circa 100 mq) e con rendita catastale pari a 322,79 euro, si passa dall’esenzione ICI del 2011 al pagamento di 16,91 euro per la prima casa e di 412,14 per le altre abitazioni. Per un capannone agricolo adibito a stalla (categoria D/10) di circa 800 mq, con rendita catastale pari a 2.117,47 euro, si passa dall’esenzione ICI del 2011 al pagamento per l’IMU 2012 di 266,80 euro. Per un terreno agricolo di tipo seminativo irriguo di 1 ettaro, con reddito dominicale pari a 90,38 euro, infine, si passa dal pagamento dell’ICI 2011 di 50,84 euro, all’IMU che, per gli imprenditori agricoli e i coltivatori diretti, sarà di 94,45 euro (+86%), e per altri soggetti di 111,62 euro (+119%).

ABITAZIONE RURALE
Esempio di abitazione di tipologia economica (categoria A/3) di 5 vani (circa 100 mq)
Rendita catastale pari a 322,79 euro
ICI 2011Esente
IMU 2012322,79 x 1,05 x 160 x 0,4% = 216,91 - 200 = 16,91 euro (prima casa)
IMU 2012322,79 x 1,05 x 160 x 0,76% = 412,14 euro (altre abitazioni)
FABBRICATO RURALE A USO STRUMENTALE
Esempio di capannone agricolo adibito a stalla (categoria D/10) di circa 800 mq
Rendita catastale pari a 2.117,47 euro
ICI 2011Esente
IMU 20122.117,47 x 1,05 x 60 x 0,2% = 266,80 euro
TERRENO AGRICOLO
Esempio di terreno agricolo di tipo seminativo irriguo di 1 ettaro
Reddito dominicale pari a 90,38 euro
ICI 201190,38 x 1,25 x 75 x 0,6% = 50,84 euro
IMU 201290,38 x 1,25 x 110 x 0,76% = 94,45 euro (Imprenditore agricolo professionale IAP o Coltivatore diretto CD)
IMU 201290,38 x 1,25 x 130 x 0,76% = 111,62 euro (altri soggetti)
Tabella riepilogativa

ICI 2011
[euro]
IMU 2012
[euro]
Variazione
Abitazione ruralePrima casaesente16,91---
Altre abitazioniesente412,14---
Fabbricato rurale a uso strumentale
esente266,80---
Terreno agricoloIAP o CD50,8494,45+86%
Altri soggetti111,62+119%

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