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mercoledì 5 ottobre 2011

SISTRI operativo dal 2012

AMBIENTE

SISTRI operativo dal 2012

In una recente audizione alla Camera, Confindustria ha evidenziato alcuni malfunzionamenti del «click day» dello scorso maggio

/ Mercoledì 05 ottobre 2011
La legge di conversione del DL n. 138/2011 (art. 6 commi 2 e 3-bis), che nella sua formulazione originaria disponeva l’abrogazione del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), ha provveduto a ripristinarlo (si veda “SISTRI operativo dal 9 febbraio 2012” dell’8 settembre 2011).
Per i soggetti individuati dall’art. 1 del DM 26 maggio 2011, ad eccezione delle imprese e degli enti produttori di rifiuti speciali pericolosi che hanno fino a 10 dipendenti, il termine di entrata in operatività del SISTRI è prorogato al 9 febbraio 2012.
È il quinto rinvio al Sistema SISTRI, che sarebbe dovuto divenire operativo il 17 luglio 2010 (con successivi rinvii al 1° ottobre 2010, 1° gennaio 2011, 1° giugno 2011 e al 1° settembre 2011). Il calendario per l’applicazione del SISTRI, infatti, era stato da poco rivisto con il DM 26 maggio 2011, che aveva cristallizzato la tempistica a seconda delle caratteristiche delle imprese e degli enti produttori di rifiuti.
Per i soli produttori di rifiuti pericolosi che hanno fino a 10 dipendenti, come previsto dall’art. 6, comma 2, lett. f-octies del DL n. 70/2011 (conv. L. n. 106/2011), che ha modificato l’art. 1 comma 5 del DM 26 maggio 2011, l’avvio della piena operatività del SISTRI non può essere antecedente al 1° giugno 2012 e il relativo termine sarà individuato da un apposito DM. Il documento, tuttavia, doveva essere emanato entro l’11 settembre scorso (60 giorni dall’entrata in vigore della L. n. 106/2011, avvenuta il 13 luglio 2011), ma ad oggi non risulta ancora approvato.
Dal 17 settembre 2011 al 15 dicembre 2011, il Ministero dell’Ambiente, attraverso il concessionario del SISTRI, assicurerà la verifica tecnica delle componenti software e hardware e organizzerà dei test di funzionamento in collaborazione con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative, al fine di superare le criticità che le imprese denunciano da tempo.
Osservazioni di Confindustria
Proprio Confindustria, nell’audizione alla Camera del 29 settembre scorso, evidenzia come, con l’approssimarsi della data del 1° giugno 2011 per l’obbligatorietà del sistema, siano state migliaia le segnalazioni incontrollate di malfunzionamenti. L’11 maggio, infatti, hanno partecipato al click day 17mila imprese e il 90% di esse ha comunicato di non aver potuto compiere operazioni utili. Causa dei malfunzionamenti, nella maggioranza dei casi, poteva essere attribuita alle chiavette individuali USB, predisposte azienda per azienda dal Ministero dell’Ambiente e consegnate alle imprese.
Al fine di eliminare all’origine una delle principali cause di malfunzionamento del sistema, Confindustria ha insistentemente chiesto al Ministero di sostituire le chiavette USB con un sistema di identificazione basato su user-id e password che offra analoghe garanzie di sicurezza.
Tra le altre richieste fatte da Confindustria, vi è quello di prevedere un raccordo con i software gestionali aziendali e la predisposizione di ulteriori disposizioni normative che possano risolvere questioni di difficile applicazione.
/ Arianna ZENI

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