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mercoledì 26 ottobre 2011

Ecco il nuovo redditometro

accertamento

Ecco il nuovo redditometro, comincia la fase di test

Nel presentarlo ai professionisti, l’Agenzia delle Entrate assicura che verrà utilizzato soltanto per orientare il contribuente verso la «compliance»

/ Mercoledì 26 ottobre 2011
Abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi, istruzione, attività sportive/ricreative e cura della persona, investimenti immobiliari e mobiliari netti, altre spese significative: sette categorie per oltre 100 voci di spesa sintomo di capacità reddituale, a cominciare dalle dichiarazioni 2010 riferite ai redditi del 2009. L’Agenzia delle Entrate scopre così le “carte” del nuovo redditometro, presentato ieri a professionisti e categorie produttive. Tra le famigerate “100 voci” rientra quasi ogni aspetto della vita quotidiana, e non soltanto i tipici beni di lusso: dagli immobili agli elettrodomestici, dalle colf all’antiquariato, passando per automobili, imbarcazioni (e natanti), mezzi di trasporti in leasing (o noleggio) e aerei. Non basta: il redditometro terrà conto delle spese per assicurazioni, contributi previdenziali, istruzione (inclusi gli asili nido), assegni coniugali, gioielli e donazioni a favore di ONLUS. Con l’aggiunta, poi, delle eventuali iscrizioni a circoli (sportivi, culturali, ricreativi), del pagamento di viaggi organizzati o di soggiorni benessere, e persino del mantenimento di cavalli o dell’abbonamento alla pay-tv (per l’intero elenco, si veda la tabella in calce all’articolo).
“Strumento di controllo, ma soprattutto di compliance”, ha voluto sottolineare l’Agenzia. E proprio da questo termine, compliance, emerge lo spirito “orientativo” del nuovo redditometro. Letteralmente, compliance può significare “condiscendenza, remissività, sottomissione o conformità”: parafrasando, si potrebbe tradurre come “meccanismo di persuasione a compiere il proprio dovere di contribuenti”. Contribuenti che – ha spiegato Befera – “con una procedura semplicissima, potranno verificare la coerenza tra il livello di spesa e il reddito dichiarato”.
Parte quindi la fase sperimentale, attraverso un software di autovalutazione rigorosamente anonima che sarà distribuito sul sito dell’Agenzia (www.agenziaentrate.gov.it). Associazioni di categoria e Ordini professionali contribuiranno a raccogliere casi pratici, che dovranno essere inviati via internet alla SOSE (www.sose.it), la quale a sua volta restituirà le proprie valutazioni. La fase di test dovrebbe concludersi a fine febbraio, dando via libera al debutto ufficiale.
Oggetto della valutazione saranno circa 22 milioni di famiglie, pari a 50 milioni di contribuenti. Più precisamente, il redditometro si basa su gruppi omogenei di nuclei familiari, suddivisi per aree geografiche (Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud e Isole): i risultati saranno quindi diversi a seconda che il soggetto considerato sia una persona sola (tre diverse fasce d’età), una coppia senza figli (anche qui tre diverse fasce d’età), una coppia con figli (uno, due, tre o più figli), un nucleo monogenitore o altro. L’Agenzia ha proposto, in merito, un possibile caso di “non coerenza”: prima della dichiarazione, ad esempio, il redditometro calcola nella misura di 107mila euro la soglia di coerenza del reddito complessivo di un nucleo familiare; i coniugi, però, vorrebbero dichiarare rispettivamente un valore complessivo di reddito pari a 32mila e 26mila euro. In quest’ipotesi, essendo lo scostamento notevole, qualora i due contribuenti scelgano comunque di dichiarare quanto preventivato, l’Amministrazione finanziaria predisporrà un accertamento. Esistono tre livelli di rischio: se il gap risulta molto elevato, il rischio è “alto” e comporterà controlli ordinari approfonditi; se lo scostamento è elevato, il rischio è classificato come “medio” e necessiterà di eventuali accertamenti di natura presuntiva (prima fase del contradditorio e, in mancanza di chiarimenti adeguati, accertamento sintetico o diverso strumento presuntivo che si concentri sulle spese); nulla accade, invece, se lo scostamento è “basso”.
“È chiaro che punteremo alle situazioni di maggior livello”, ha voluto assicurare Befera. Dello stesso avviso Luigi Magistro, direttore centrale accertamento dell’Agenzia: “Non scocceremo chi non merita di essere scocciato”. Dimostrazioni di prudenza, in nome della già citata compliance, che non sono sfuggite ai commercialisti italiani. “Sotto questo punto di vista – commenta Longobardi, presidente dell’ODCEC di Roma – non si può che essere d’accordo. Chiedevamo, come categoria, qualcosa che si discostasse dagli studi di settore, e il nuovo redditometro sembra andare in questa direzione”. Occorrerà attendere, comunque, la predisposizione definitiva degli indici, “ma l’aver chiesto la collaborazione delle categorie per arrivare alla definizione di quei parametri è molto positivo”. Soddisfatto dal richiamo alla compliance anche il consigliere del CNDCEC Paolo Moretti, che però aggiunge: “Nel mio intervento in rappresentanza del Consiglio nazionale, ho ribadito la nostra disponibilità a collaborare, magari promuovendo delle indagini tra i nostri clienti. Ma è evidente che, anche in questo caso, quello che andremo a ricoprire è un ruolo di interesse pubblico. Un ruolo che deve esserci riconosciuto dall’Agenzia”.

Voci di spesa
  Abitazione Abitazione principale, altre abitazioni, mutui, ristrutturazioni, intermediazioni immobiliari, collaboratori domestici, elettrodomestici, apparecchiature elettroniche, arredi, energia elettrica, telefonia fissa e mobile, gas   
 Mezzi di trasporto   Automobili, minicar, caravan, moto, natanti e imbarcazioni, aeromobili, mezzi di trasporto in leasing o noleggio 
  Assicurazioni e contributi Assicurazioni: responsabilità civile, incendio e furto, vita, danni, infortuni, malattia, altro; contributi: obbligatori, volontari, previdenza complementare
  Istruzione Asili nido, scuola per l’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria, corsi di lingue straniere, soggiorni studio all’estero, corsi universitari, tutoraggio/corsi di preparazione agli esami, scuole di specializzazione, master, canoni di locazione per studenti universitari  
Attività sportive e ricreative, cura della persona   Attività sportive, circoli culturali, circoli ricreativi, cavalli, abbonamenti pay-tv, giochi online, abbonamenti ad eventi sportivi e culturali, viaggi organizzati, alberghi, centri benessere, altri servizi per la cura della persona  
  Altre spese significative Oggetti d’arte o antiquariato, gioielli e preziosi, veterinarie, donazioni in denaro a favore di Onlus e simili, assegni periodici corrisposti al coniuge, donazioni effettuate  
  Investimenti immobiliari e mobiliari netti (separatamente valorizzati con riferimento al biennio precedente e all’anno di stima) Fabbricati, terreni, natanti e imbarcazioni, autoveicoli, motoveicoli, caravan, minicar, aeromobili, azioni, obbligazioni, conferimenti, quote di partecipazione, fondi d’investimento, derivati, certificati di deposito, pronti contro termine, buoni postali fruttiferi, conti di deposito vincolati, altri prodotti finanziari, valuta estera, oro, numismatica  
    Nuclei familiari
 Persona sola con meno di 35 anni Coppia con meno di 35 anni senza figli e/o altri familiari Coppia con un figlio Monogenitore
 Persona sola con età compresa tra 35 e 64 anni Coppia con età compresa tra 35 e 64 anni senza figli e/o altri familiari Coppia con due figli Altre tipologie
 Persona sola con 65 anni o più Coppia con 65 anni o più senza figli e/o altri familiari Coppia con tre o più figli


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