accertamento
Nuovo redditometro operativo entro il 1° semestre 2012
Il direttore dell’Agenzia Befera, in audizione alla Commissione Finanze della Camera, ha anche precisato che la sperimentazione terminerà a fine mese
Il nuovo redditometro, di cui tanto si parla da mesi, sarà operativo entro il 1° semestre del 2012.A garantirlo, ieri, nel corso di un’audizione alla Commissione Finanze della Camera, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera, che ha ricordato come, per il nuovo strumento, sia stato individuato un modello di valorizzazione degli elementi indicativi della capacità contributiva attraverso l’analisi di campioni significativi di contribuenti, differenziati a seconda del nucleo familiare e dell’area territoriale di appartenenza.
Nel dettaglio – ha spiegato il numero uno delle Entrate – l’analisi ha riguardato 22 milioni di famiglie, ossia 50 milioni di soggetti, arrivando a individuare 100 voci di spesa. La fase di sperimentazione del redditometro, da parte delle organizzazioni sindacali, delle associazioni di categoria e degli Ordini professionali che hanno aderito alla richiesta di collaborazione dell’Agenzia, si concluderà a fine mese.
Inoltre, sulla base degli esiti della sperimentazione verrà realizzato e messo a disposizione dei contribuenti un software “standing alone”, cioè uno strumento di “orientamento” sulla “coerenza” del reddito dichiarato rispetto alla capacità di spesa sostenuta nel corso dell’anno. Parallelamente – ha ancora detto Befera in audizione – l’Agenzia sta procedendo alla realizzazione di un applicativo, basato sul citato modello di valorizzazione, per potenziare l’attività di analisi del rischio di evasione e, quindi, di selezione di significative posizioni soggettive nei cui confronti procedere con l’attività di controllo.
Il nuovo redditometro, a breve – si spera – in arrivo, costituisce solo uno degli elementi su cui si fonda l’attività dell’Amministrazione finanziaria, che, nel corso di quest’anno, sarà diretta a incrementare la qualità e la capacità dissuasiva, mediante la selezione mirata dei soggetti da sottoporre a controllo. Tale obiettivo si potrà raggiungere puntando, oltre che sul redditometro, anche su “spesometro”, nuove funzionalità dell’Archivio dei rapporti finanziari, “tutoraggio” dei Grandi contribuenti.
In relazione allo spesometro, il direttore delle Entrate, parlando delle due scadenze previste per il 2012 – la prima, ieri, per la comunicazione delle operazioni relative all’anno 2010 di importo non inferiore a 25.000 euro, se soggette all’obbligo di fatturazione, e la seconda, il prossimo 30 aprile, per le operazioni relative al 2011 d’importo non inferiore a 3.000 euro al netto dell’IVA per i soggetti passivi e di 3.600 euro comprensivi dell’imposta per gli altri – ha sottolineato che i dati acquisiti confluiranno in un’apposita banca dati e che, tramite gli incroci con le altre informazioni contenute nell’Anagrafe tributaria, consentiranno di selezionare i soggetti da sottoporre a controllo.
In particolare, per le persone fisiche non titolari di partita IVA, gli elementi acquisiti verranno confrontati, assieme agli altri elementi di maggiore capacità contributiva, con i redditi dichiarati: in caso d’incongruenza, saranno utilizzati nell’ambito del nuovo redditometro. Per i titolari di partita IVA, invece, le informazioni raccolte permetteranno di verificare il volume d’affari e i ricavi, nonché i costi e gli acquisti, indicati nella contabilità e nelle dichiarazioni fiscali, ovvero, in caso omessa presentazione della dichiarazione, di ricostruire la base imponibile IVA e la posizione reddituale del contribuente.
Con riguardo alle novità introdotte dal DL 201/2011 convertito, in materia di comunicazione di ulteriori informazioni all’Archivio dei rapporti finanziari, Befera ha annunciato che è in corso di predisposizione il provvedimento che dovrebbe stabilire, che, oltre ai dati identificativi del rapporto, saranno comunicati i dati relativi ai saldi e ai movimenti. Tali informazioni – ha tenuto a precisare – saranno comunque utilizzate solo a livello centrale e con l’unico fine di individuare posizioni a più alto rischio di evasione.
Infine, nel 2012 entra a pieno regime il “tutoraggio” dei Grandi contribuenti, ossia i soggetti con volume d’affari o ricavi non inferiori a 100 milioni di euro.
Tutti elementi, quelli elencati da Befera in audizione, nell’intento dell’Agenzia rispondenti all’obiettivo di rafforzare la lotta all’evasione, che, nel 2011, sulla base dei flussi informativi acquisiti finora, ha permesso di recuperare entrate per almeno 1,5 miliardi di euro. Perché l’obiettivo dell’Agenzia – ha ancora sottolineato il suo direttore – è di continuare a semplificare il rapporto con i contribuenti, per ottenere il massimo livello di adesione spontanea agli adempimenti, erogando anche servizi più efficienti e puntando sulla modalità telematica.
Sul fronte riscossione, infine, Befera ha ricordato che il secondo semestre del 2011 è stato contrassegnato da un clima di tensione e di ostilità contro Equitalia, con un crescendo di iniziative di contestazione. Una situazione che ha creato demotivazione e paura nei dipendenti, mentre gli obiettivi restano quelli della ricerca del massimo grado di compliance con i cittadini e della razionalizzazione dei processi.
/ Michela DAMASCO
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