sistema bancario
La BCE ha alzato i tassi: nuovi rialzi in vista, ma a ritmo moderato
Il tasso P/T passa dall’1,25% all’1,5%. Per il Presidente Trichet, è necessaria una forte vigilanza sull’inflazione
La Banca Centrale Europea, come ampiamente scontato, ha provveduto ad alzare il tasso del “pronti contro termine” all’1,5% dall’1,25%. Nella successiva conferenza stampa, dal Presidente Trichet è stata sottolineata la necessità di mantenere una forte vigilanza sul fronte dell’inflazione, il cui orientamento rimane al rialzo soprattutto per via dei prezzi dell’energia e delle materie prime. Sul fronte della crescita, lo slancio sottostante continua a essere positivo in un quadro di incertezza elevata; la crescita economica, quindi, proseguirà nel secondo semestre seppur più lentamente.
Gli attuali livelli dei tassi sono ancora bassi rispetto alle attese di crescita e inflazione; sono dunque necessari nuovi aggiustamenti di politica monetaria.
La BCE, in effetti, ha di che preoccuparsi se si considera che la stima flash dell’inflazione a livello europeo a giugno (2,7%) è ben superiore ai propri obiettivi statutari (2%). Inoltre, l’alta liquidità (la massa monetaria M3 è salita molto oltre le attese) può causare ulteriori pressioni. Ma sono soprattutto gli effetti di secondo livello a preoccupare la BCE, cioè quegli effetti che potrebbero diventare strutturali se non immediatamente contrastati. A questo proposito, i dati relativi al costo del lavoro nella zona euro nel primo trimestre non sono certo tranquillizzanti (2,8% tendenziale).
Si capisce, quindi, come sia più che giustificata un’attenta vigilanza su questo fronte da parte della BCE, che potrebbe procedere a nuovi rialzi del P/T con conseguente rialzo dell’Euribor 3 mesi.
Successivamente la BCE è attesa alzare al 2% per l’estate del prossimo anno e al 2,25% per inizio primavera 2013. L’Euribor 3 mesi, in presa diretta con le decisioni della Bce, è atteso salire sopra il 2% da inizio estate 2012 e al 2,3% per marzo 2013.
Vista la particolare attenzione sull’inflazione e considerando che la crescita europea nonostante alcuni rischi che gravano su di essa potrebbe continuare a buon ritmo, non è tendenzialmente da escludere che gli attuali livelli attesi sull’Euribor siano troppo ottimistici; la BCE potrebbe portare il P/T al 2% già per inizio 2012 con l’Euribor che, così, salirebbe sopra il 2% anche prima del 31 dicembre 2011.
Gli attuali livelli dei tassi sono ancora bassi rispetto alle attese di crescita e inflazione; sono dunque necessari nuovi aggiustamenti di politica monetaria.
La BCE, in effetti, ha di che preoccuparsi se si considera che la stima flash dell’inflazione a livello europeo a giugno (2,7%) è ben superiore ai propri obiettivi statutari (2%). Inoltre, l’alta liquidità (la massa monetaria M3 è salita molto oltre le attese) può causare ulteriori pressioni. Ma sono soprattutto gli effetti di secondo livello a preoccupare la BCE, cioè quegli effetti che potrebbero diventare strutturali se non immediatamente contrastati. A questo proposito, i dati relativi al costo del lavoro nella zona euro nel primo trimestre non sono certo tranquillizzanti (2,8% tendenziale).
Si capisce, quindi, come sia più che giustificata un’attenta vigilanza su questo fronte da parte della BCE, che potrebbe procedere a nuovi rialzi del P/T con conseguente rialzo dell’Euribor 3 mesi.
Il primo rialzo è atteso fra ottobre e novembre
L’osservazione dei tassi Future Euribor 3 mesi e dei tassi impliciti OIS (acronimo di Overnight Index Swap) permettono di scalettare i prossimi rialzi attesi dal mercato. Il primo rialzo è atteso tra ottobre e novembre (P/T all’1,75%): contestualmente l’Euribor 3 mesi dovrebbe, secondo le attuali attese di mercato, portarsi all’1,90% - 1,95% per fine anno; questo significa che dai livelli attuali (fixing Euribor 3 mesi di oggi 1,58%) il parametro trimestrale è destinato a crescere di 5-6 centesimi al mese.Successivamente la BCE è attesa alzare al 2% per l’estate del prossimo anno e al 2,25% per inizio primavera 2013. L’Euribor 3 mesi, in presa diretta con le decisioni della Bce, è atteso salire sopra il 2% da inizio estate 2012 e al 2,3% per marzo 2013.
Vista la particolare attenzione sull’inflazione e considerando che la crescita europea nonostante alcuni rischi che gravano su di essa potrebbe continuare a buon ritmo, non è tendenzialmente da escludere che gli attuali livelli attesi sull’Euribor siano troppo ottimistici; la BCE potrebbe portare il P/T al 2% già per inizio 2012 con l’Euribor che, così, salirebbe sopra il 2% anche prima del 31 dicembre 2011.
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