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mercoledì 26 dicembre 2012

Traguardo raggiunto per la legge di stabilità

22 dicembre 2012

Traguardo raggiunto per la legge di stabilità


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Semaforo verde definitivo per la legge di stabilità. Ieri, infatti, anche la Camera, con 373 voti favorevoli e 67 contrari, ha votato la fiducia sull’approvazione, senza emendamenti e articoli aggiuntivi, dell’articolo unico del Ddl., già approvato dalla stessa Camera e modificato dal Senato, riguardante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2013).

Il provvedimento entrerà in vigore il 1° gennaio 2013 e, con un aumento sia delle entrate che delle spese, nel passaggio al Senato ha raddoppiato il proprio impatto finanziario, passando da 15,028 a 32,420 miliardi. Con la legge di stabilità e con l’approvazione, da parte del Senato, del Ddl. di riforma forense, che diviene quindi legge e, da parte della Camera, del decreto per lo svolgimento delle prossime elezioni politiche, che passa al Senato, si chiude quindi la legislatura del Governo tecnico. Al termine del Consiglio dei Ministri di ieri, infatti, il Premier Mario Monti, nel giorno in cui ha incassato la 52esima fiducia, è salito al Quirinale e ha rassegnato le dimissioni.

Tornando alla legge di stabilità, si segnalano le principali novità di carattere fiscale.
Innanzitutto, a decorrere dal 1° gennaio 2013, aumentano le detrazioni IRPEF per i figli a carico. Mediante alcune modifiche all’art. 12, comma 1, lett. c) del TUIR, infatti, la detrazione viene aumentata da 800 a 950 euro per ciascun figlio, compresi i figli naturali riconosciuti, i figli adottivi o affidati, e sale da 900 a 1.220 euro per ogni figlio di età inferiore a tre anni. Inoltre, le predette detrazioni sono aumentate di un importo pari a 400 euro per ogni figlio portatore di handicap.
È poi stata rinviata al 2014 la possibilità, per le Regioni, di rimodulare l’addizionale IRPEF.

Per ciò che concerne l’IVA, invece, a partire dal 1° luglio 2013, aumenterà di un punto percentuale l’aliquota del 21%, mentre non ci saranno incrementi per i beni tassati ora al 10%.

Ancora, con riferimento alla detassazione del salario di produttività, la legge di stabilità mette sul piatto 2,1 miliardi per il periodo 2013-2015 e, dal 2014, dovrebbero aumentare le deduzioni IRAP per le assunzioni a tempo indeterminato e per quelle dei giovani.

Confermate, poi, le modifiche all’imposta sulle transazioni finanziarie (Tobin tax), sulla soppressione della riserva allo Stato del gettito IMU, che quindi spetterà ai Comuni (si veda “La legge di stabilità incassa la fiducia del Senato” di ieri), sulle novità in materia di fatturazione sulle misure in materia di riscossione, con particolare riferimento all’annullamento automatico delle cartelle “errate” (si veda “L’annullamento automatico delle cartelle «errate» è definitivo” di oggi).Prorogato, inoltre, al 30 giugno 2013, il termine entro cui gli enti locali devono deliberare il proprio bilancio di previsione per l’anno 2013 (di veda “Al 30 giugno 2013 il bilancio di previsione dei Comuni” di oggi).

Il provvedimento licenziato ieri dalla Camera, che, come già sottolineato su Eutekne.info, costituisce una sorta di testomonstre”, composto da un unico articolo e da 343 commi, a cui se ne aggiungono altri indicati come -bis, -ter, -quater ecc., contiene però numerose altre misure di natura diversissima: si va da capitoli ritenuti fondamentali per la ripresa dell’economia italiana a micromisure.

Tra di esse, figurano: lo stop all’esecuzione degli sfratti prorogato di sei mesi (fino al prossimo giugno); l’aumento dei fondi per gli ammortizzatori sociali in deroga da 800 milioni a 1,5 miliardi, più 200 “potenziali”; le nuove modalità per la determinazione e il versamento del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (RES o TARES); ricongiunzioni gratuite per chi è passato da enti specifici all’INPS prima del 30 luglio 2010; la costituzione di un fondo per la concessione di un credito d’imposta per la ricerca e lo sviluppo, con particolare riferimento alle PMI, nonché per la riduzione del cuneo fiscale; coperture per gli esodati; l’arrivo dei congedi parentali a ore; “stop” alla tassazione della reversibilità delle pensioni di guerra; congelamento del riordino delle Province.

Infine, il Fondo per il taglio delle tasse non sarà alimentato dai risparmi di spesa per interesse sui titoli pubblici, né dal recupero dei contributi non versati: il Fondo sarà infatti finanziato con le risorse derivanti dalla lotta all’evasione e dalla riduzione delle spese fiscali.
Michela Damasco - EUTEKNE.INFO

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