oneri deducibili
Deducibili le erogazioni liberali anche senza versamento su conto corrente
Rilevano le ricevute rilasciate dai responsabili di Chiese ed Enti valdesi che contengano i dati richiesti
A fronte delle richieste di chiarimenti relative alla modalità di pagamento delle erogazioni liberali in denaro in favore della Tavola valdese, ai fini della fruizione della deduzione di cui all’art. 10 comma 1 lett. l) del TUIR, l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 69/2011 diffusa ieri, ha ritenuto idonee le ricevute rilasciate dai responsabili di Chiese ed Enti valdesi, seppur non accompagnate dalle ricevute di versamento su conto corrente postale o su conto bancario.
Si ricorda che, ai sensi del citato art. 10 comma 1 lett. l) del TUIR, sono deducibili ai fini IRPEF, fino all’importo di 1.032,91 euro, le erogazioni liberali in denaro effettuate, tra l’altro, a favore della Chiesa Valdese e dell’Unione delle Chiese metodiste e valdesi, per fini di culto, istruzione e beneficienza che le sono propri e per i medesimi fini delle Chiese e degli enti aventi parte nell’ordinamento valdese, ai sensi dell’art. 2 comma 1 della L. n. 409/1993 e del DM 11 dicembre 1993.
Al riguardo, l’Agenzia precisa che l’art. 1 del DM 11 dicembre 1993 ha previsto che le erogazioni liberali in denaro possano risultare, oltre che dall’attestazione o ricevuta di versamento in conto corrente postale e, in caso di bonifico bancario, dalla ricevuta rilasciata dall’azienda di credito, anche dall’attestazione o certificazione rilasciata dalla Tavola valdese, su appositi stampati da questa predisposti e numerati.
Secondo la circolare n. 21 del 23 aprile 2010 (§ 4.1), detti stampati devono contenere, tra i dati essenziali, il numero progressivo dell’attestazione o certificazione, il cognome, nome e Comune di residenza del donante, l’importo dell’erogazione liberale, la causale dell’erogazione liberale.
Con riferimento ai soggetti abilitati al rilascio, è stato inoltre chiarito che “l’attestazione o certificazione può essere rilasciata e sottoscritta, oltre che dal legale rappresentante della Tavola valdese, anche da soggetti incaricati dalla Tavola valdese presso le chiese facenti parte dell’Unione delle Chiese metodiste e valdesi”.
In ragione delle suddette considerazioni, l’Agenzia conferma che le ricevute rilasciate dai responsabili di Chiese ed Enti valdesi che contengono i dati richiesti sono idonee a consentire la deduzione delle suddette erogazioni liberali.
Si ricorda che, ai sensi del citato art. 10 comma 1 lett. l) del TUIR, sono deducibili ai fini IRPEF, fino all’importo di 1.032,91 euro, le erogazioni liberali in denaro effettuate, tra l’altro, a favore della Chiesa Valdese e dell’Unione delle Chiese metodiste e valdesi, per fini di culto, istruzione e beneficienza che le sono propri e per i medesimi fini delle Chiese e degli enti aventi parte nell’ordinamento valdese, ai sensi dell’art. 2 comma 1 della L. n. 409/1993 e del DM 11 dicembre 1993.
Al riguardo, l’Agenzia precisa che l’art. 1 del DM 11 dicembre 1993 ha previsto che le erogazioni liberali in denaro possano risultare, oltre che dall’attestazione o ricevuta di versamento in conto corrente postale e, in caso di bonifico bancario, dalla ricevuta rilasciata dall’azienda di credito, anche dall’attestazione o certificazione rilasciata dalla Tavola valdese, su appositi stampati da questa predisposti e numerati.
Secondo la circolare n. 21 del 23 aprile 2010 (§ 4.1), detti stampati devono contenere, tra i dati essenziali, il numero progressivo dell’attestazione o certificazione, il cognome, nome e Comune di residenza del donante, l’importo dell’erogazione liberale, la causale dell’erogazione liberale.
Con riferimento ai soggetti abilitati al rilascio, è stato inoltre chiarito che “l’attestazione o certificazione può essere rilasciata e sottoscritta, oltre che dal legale rappresentante della Tavola valdese, anche da soggetti incaricati dalla Tavola valdese presso le chiese facenti parte dell’Unione delle Chiese metodiste e valdesi”.
In ragione delle suddette considerazioni, l’Agenzia conferma che le ricevute rilasciate dai responsabili di Chiese ed Enti valdesi che contengono i dati richiesti sono idonee a consentire la deduzione delle suddette erogazioni liberali.
Nessun commento:
Posta un commento