tributi locali
Aumenti di IRAP e addizionale IRPEF in Calabria, Campania e Molise
In relazione al periodo d’imposta 2011, in tali Regioni, con deficit sanitari, sussistono le condizioni per l’incremento automatico
Con un comunicato stampa diffuso ieri, 23 giugno 2011, il Ministero dell’Economia e il Dipartimento delle Finanze hanno reso noto che nelle Regioni Calabria, Campania e Molise sussistono le condizioni per l’incremento automatico delle aliquote dell’IRAP e dell’addizionale regionale IRPEF, per effetto dell’accertamento del mancato raggiungimento nel 2010 degli obiettivi del Piano di rientro dal disavanzo del Servizio sanitario, in attuazione delle disposizioni della L. n. 191/2009 (Finanziaria 2010).La conclusione è stata raggiunta dal Tavolo per la verifica degli adempimenti e dal Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei livelli di assistenza, nella riunione del 31 maggio scorso, con riferimento ai risultati d’esercizio 2010.
A tal proposito, si ricorda, infatti, che l’art. 2, commi 66-98 della legge Finanziaria 2010 ha recepito, a livello normativo, il contenuto del nuovo “Patto per la salute” per gli anni 2010-2012, approvato con il provvedimento del 3 dicembre 2009 della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano.
Mediante le suddette disposizioni è stata ulteriormente modificata e integrata la disciplina relativa all’aumento automatico dell’IRAP e dell’addizionale regionale IRPEF nelle Regioni che presentino disavanzi di gestione del Servizio sanitario, già prevista dall’art. 1, commi 174 e 175 della L. n. 311/2004 (Finanziaria 2005) e successive modifiche ed integrazioni.
In particolare, l’art. 2, comma 86 della legge Finanziaria 2010 stabilisce che l’accertamento del mancato raggiungimento annuale degli obiettivi del Piano di rientro dal disavanzo del Servizio sanitario comporta l’incremento automatico, rispetto al livello delle aliquote vigenti, di:
- 0,15 punti percentuali dell’IRAP;
- 0,30 punti percentuali dell’addizionale regionale IRPEF.
Pertanto, per l’anno d’imposta 2011, tali maggiorazioni si applicano nelle suddette Regioni Calabria, Campania e Molise.
Sempre ieri, l’Agenzia delle Entrate ha a sua volta reso noto, con un comunicato stampa, le modalità di calcolo dell’acconto IRAP. A differenza dell’anno scorso, l’Agenzia delle Entrate precisa che l’incremento automatico ha effetto in sede di calcolo sia della prima, sia della seconda rata di acconto.
Effetto sia sulla prima che sulla seconda rata di acconto IRAP
Le due rate dell’acconto dovranno essere determinate, in alternativa:- con il c.d. “metodo storico”, assumendo il 99% (persone fisiche e società di persone) o il 100% (società di capitali ed enti commerciali e non commerciali) dell’IRAP del periodo precedente (2010) che si sarebbe determinata applicando l’aliquota d’imposta maggiorata dello 0,15%;
- con il c.d. “metodo previsionale”, assumendo il 99% (persone fisiche e società di persone) o il 100% (società di capitali ed enti commerciali e non commerciali) dell’IRAP “virtuale” 2011, determinata applicando l’aliquota d’imposta maggiorata dello 0,15%.
Per quanto riguarda l’incremento di 0,30 punti percentuali dell’addizionale regionale IRPEF, per l’anno d’imposta 2011, previsto per le regioni Calabria, Campania e Molise, il comunicato dell’Agenzia chiarisce che lo stesso produce effetti nell’anno 2012. Tuttavia, in relazione ai lavoratori dipendenti che cessano il rapporto di lavoro in corso d’anno, i datori di lavoro trattengono, in sede di conguaglio, l’importo dell’addizionale regionale 2011, oltre a quello delle rate residue dell’addizionale regionale 2010, applicando l’aliquota maggiorata dell’1,70.
Nessun commento:
Posta un commento