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mercoledì 11 luglio 2012

riscossione

Per gli studi di settore, versamento senza maggiorazione entro il 20 agosto

La possibilità concessa dall’Agenzia vale per i casi in cui i risultati ottenuti con la seconda versione di Gerico differiscano da quelli ottenuti con la prima
/ Mercoledì 11 luglio 2012
Con un comunicato stampa di ieri sera, l’Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che, visti i malfunzionamenti riscontrati nelle scorse settimane nell’utilizzo del software Gerico, qualora si fossero ottenuti risultati differenti con la seconda versione del software (1.0.2) rispetto alla prima (1.0.1), i soggetti interessati potranno adeguarsi entro il prossimo 20 agosto 2012 versando, senza maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo, le maggiori imposte dovute.
Come noto, infatti, l’Agenzia si è trovata costretta a licenziare, lo scorso 5 luglio 2012, una seconda versione di Gerico (1.0.2). Questo perché, a ridosso della messa a disposizione della prima, il 18 giugno, erano intervenute alcune modifiche sostanziali alla disciplina degli studi: il comunicato menziona, in particolare, il DM 13 giugno 2012, pubblicato in Gazzetta Ufficiale a metà del mese scorso, con cui è stata approvata la “revisione congiunturale speciale”.
“In merito – sottolinea ancora il comunicato –, nonostante una intensa attività di test effettuata sia dal partner tecnologico dell’Agenzia, anche sulla base di specifiche banche dati random appositamente elaborate dalla SO.SE., sia dall’Agenzia stessa, si sono rese necessarie le modifiche al software dettagliatamente elencate sul sito delle Entrate”.
Al rilascio già tardivo dell’applicazione, si era dunque aggiunta una modifica “in corsa”: abbastanza per alimentare il malcontento della Categoria, alle prese con l’accavallarsi degli adempimenti in un lasso di tempo ridotto (si veda “L’ANC chiede una proroga al 30 settembre per il modello 770” del 4 luglio 2012). L’Agenzia tenta ora di correre parzialmente ai ripari, ricorrendo a una concessione già effettuata in altre occasioni e in almeno un contesto analogo, risalente al 13 luglio 2010: la possibilità di permettere il versamento senza sanzioni, spiegano infatti le Entrate, “è ammessa sulla base dei principi di collaborazione e di buona fede previsti dallo Statuto dei diritti del contribuente”.
Previsti 206 modelli, decisivi i correttivi anti-crisi
Si ricorda, infine, che per quest’anno sono previsti 206 modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini degli studi di settore, relativi al periodo d’imposta 2011. Per gli studi non revisionati, è decisivo il ruolo dei correttivi per la crisi economica: tra gli elementi presi in considerazione, le contrazioni della redditività, il minor grado di utilizzo dei macchinari, la riduzione delle tariffe per prestazioni professionali, l’accresciuto costo del carburante (per taxi o trasporto merci), l’andamento negativo nei diversi settori e territori e, infine, la ritardata percezione dei compensi da parte dei lavoratori autonomi.
Una novità di rilievo concerne i soggetti che, nel 2011, abbiano subìto una riduzione di ricavi rispetto al 2010, purché fossero coerenti riguardo alle esistenze iniziali. I Decreto correttivi prevede, infatti, un indicatore “Durata delle scorte”: la soglia massima di normalità economica è stata così aumentata in maniera da comprendere anche l’incremento di rimanenze finali.

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