La Legge di Stabilità 2015 (Legge 23 dicembre 2014, n. 190
pubblicata in Gazzetta Ufficiale 29 dicembre 2014, n. 300) ha previsto,
al comma 688, una nuova sanatoria per le cartelle esattoriali di modesto
importo, a partire dal 1 gennaio 2015.
In particolare è previsto il condono delle cartelle rimaste insolute dall'anno 2000 in poi e di importo inferiore a 300 euro: tali cartelle dovranno essere cancellate da Equitalia (per lo più si tratta di debiti concernenti il canone Rai o le sanzioni previste dal Codice della strada).
Obiettivo della sanatoria sarebbe quello di estinguere tutti quei casi rimasti in sospeso di modica cifra, in base ad un giudizio di bilanciamento tra i costi necessari per il recupero coattivo del credito e l'importo del credito stesso.
Il condono avverrà automaticamente senza necessità di alcuna richiesta da parte del contribuente. Va precisato che la cartella si considera effettivamente "condonata" e quindi inesigibile, solo dopo che siano trascorsi tre anni dalla sua emanazione. In altre parole, se Equitalia non sia riuscita a riscuotere il credito entro il terzo anno dall'emanazione della cartella, quest'ultima si considererà estinta e inesigibile, per cui la stessa Equitalia dovrà inviare una comunicazione all'Ente impositore ai fini della cancellazione definitiva del credito dal ruolo.
28 gennaio 2015
Secondo la Legge di stabilità
2015, saranno condonate le cartelle esattoriali inferiori a 300 €, se
sono trascorsi oltre tre anni dall'emissione
In particolare è previsto il condono delle cartelle rimaste insolute dall'anno 2000 in poi e di importo inferiore a 300 euro: tali cartelle dovranno essere cancellate da Equitalia (per lo più si tratta di debiti concernenti il canone Rai o le sanzioni previste dal Codice della strada).
Obiettivo della sanatoria sarebbe quello di estinguere tutti quei casi rimasti in sospeso di modica cifra, in base ad un giudizio di bilanciamento tra i costi necessari per il recupero coattivo del credito e l'importo del credito stesso.
Il condono avverrà automaticamente senza necessità di alcuna richiesta da parte del contribuente. Va precisato che la cartella si considera effettivamente "condonata" e quindi inesigibile, solo dopo che siano trascorsi tre anni dalla sua emanazione. In altre parole, se Equitalia non sia riuscita a riscuotere il credito entro il terzo anno dall'emanazione della cartella, quest'ultima si considererà estinta e inesigibile, per cui la stessa Equitalia dovrà inviare una comunicazione all'Ente impositore ai fini della cancellazione definitiva del credito dal ruolo.
28 gennaio 2015
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