la Corte Costituzionale ha affermato che
sono illegittimi i ripetuti conferimenti di incarichi dirigenziali ai funzionari
senza, invece, indire i regolari concorsi come previsto dalla Costituzione e
dalle varie leggi ordinarie.
Sono, dunque, nulli i provvedimenti
firmati dai circa 1.200 dirigenti interessati (il 75% del totale), tra Agenzia
delle Entrate (767), del Territorio e delle Dogane.
Le proroghe sono state disposte nel corso
di vari anni, sotto i governi Monti, Letta e Renzi per assicurare la
funzionalità delle strutture.
Forse è arrivato il momento che si
ripristini una guida politica chiara per supervisionare l’apparato delle entrate
ed assumersi le responsabilità politiche, reintroducendo il Ministero delle
Finanze, senza affidare tutto come oggi all’Agenzia delle Entrate.
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