Il vecchio redditometro in affanno sul 2008 se non si risponde al questionario 2007
Mercoledì, 18 Settembre 2013
L’accertamento da redditometro per il 2008 trova un ostacolo dallo spirare dei termini di accertamento per il 2007.
Sono ancora molti i contribuenti che stanno ricevendo dall’Agenzia delle entrate il questionario (ex
articoli 32 e 38, comma 7 del D.P.R. 600/1973) propedeutico
all’accertamento da redditometro per l’anno 2008: ma per far scattare lo
strumento accertativo occorre lo scostamento, per almeno il 25%, per
due anni.
Così,
chi non ha avuto altri accertamenti in passato, potrebbe aver ricevuto
la lettera con la quale l’Ufficio intima l’invio dei dati per il 2007 e
per il 2008, pena l’applicazione di sanzioni da € 258 ad € 2.065, ai
sensi dell’art. 11, lett. c, D.Lgs. 471/1997.
Evidentemente
il contribuente non è tenuto a compilare il questionario relativo al
2007, in quanto i termini per esperire l’accertamento, salvo
l’allungamento dei termini in casi particolari (omessa dichiarazione,
applicazione di sanzioni penali...), sono spirati il 31 dicembre 2012.
Ma
senza il 2007, l’accertamento del 2008 non si può fare, in quanto
presupposto necessario è il verificarsi di uno scostamento per almeno
due anni. A nulla vale che la richiesta sia finalizzata alla
legittimazione dell’accertamento 2008, in quanto la base per
l’accertamento da redditometro per tale anno richiede che si sia
accertato uno scostamento anche (ad esempio) per l’anno precedente. Se
all’Agenzia delle entrate fosse concesso di chiedere i dati del 2007, il
contribuente dovrebbe avere il diritto di difendersi: di fatto si
riaprirebbe il termine per l’accertamento anche di tale anno, invero già
spirato (articolo 43, comma 1, D.P.R. 600/1973).
La
conclusione è che, se l’Ufficio non ha richiesto il dati del 2007 entro
il 2012, non si ha la prova dello scostamento per due anni e
l’eventuale accertamento emanato d’ufficio sarebbe illegittimo.
Ma
ciò che più conta, laddove vengono calpestati i diritti fondamentali
(di difesa, della certezza del diritto...) si incrina il rapporto di
fiducia tra contribuenti e Fisco, che è alla base di un sistema
tributario civile e costituzionalmente orientato.
18 settembre 2013
fonte
di Claudio Sabbatini e Gioacchino Pantoni
di Claudio Sabbatini e Gioacchino Pantoni
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