Le istruzioni per la compilazione dell'elenco clienti e fornitori
Con la circolare n. 1/E/2013 (la circolare Telefisco) l'agenzia delle Entrate ha risposto ad alcuni dei punti critici dell'adempimento dello spesometro
1. Un commerciante al minuto deve inserire nello spesometro anche tutte le fatture emesse su richiesta del cliente e per un "totale fattura" inferiore a 3.600 euro?
Poi, c'è una regola specifica per le "sole operazioni per le quali non è previsto l'obbligo di emissione della fattura", per le quali "la comunicazione telematica deve essere effettuata qualora le operazioni stesse siano di importo non inferiore ad euro 3.600", compreso Iva (articolo 21, comma 1, terzo periodo, decreto legge 31 maggio 2010, n. 78). I dettaglianti non sanno quale normativa applicare, perché in generale non devono emettere le fatture (in quanto fanno gli scontrini), ma a richiesta del cliente devono emettere il documento Iva.
Una risposta può essere data solo dalle Entrate, la quale dovrà stabilire se i dettaglianti, quando emettono una fattura su richiesta del cliente, sono considerati "obbligati" all'emissione della stessa, ai fini dello spesometro.
Ci si auspica che venga stabilito l'esonero o meglio la facoltà di inviare le fatture emesse su richiesta del cliente di importo pari o inferiore a 3.600 euro (Iva compresa), anche basandoci sull'articolo 21, comma 1, primo periodo, decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, che ha introdotto il nuovo adempimento, con l'avvertenza di "limitare al massimo l'aggravio per i contribuenti".
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