I costi notevoli del contenzioso del lavoro uniti all’ampio
margine di incertezza che caratterizza il risultato giurisprudenziale
comportano, sia per il datore di lavoro che per il lavoratore la valutazione di
scelte extragiudiziali al fine di soddisfare entrambe le parti del rapporto.
Premesso ciò, datore di lavoro e lavoratore preferiscono
chiudere la fase iniziale del giudizio facendosi reciproche concessioni ed
accordandosi su un determinato importo erogato dal datore in modo da mettere
fine alla lite.
La somma percepita dal lavoratore genera ricchezza e
comporta delle conseguenze di natura fiscale e contributiva.
Alla luce delle considerazioni esposte, riteniamo
interessante formulare un approfondimento che analizzi non solo la natura
giuridica dell’istituto della transazione, bensì anche i relativi effetti
fiscali e contributivi che caratterizzano l’accordo transattivo.
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