Pratiche Telematiche al Registro Imprese - Agenzia delle Entrate

Attestazione del requisito idoneità finanziaria

ai sensi art 7 Reg. Europeo n. 1071/2009 – art. 7 D. D . 291/2011

Pratiche Telematiche al Registro Imprese - Invio Bilancio
Aggiornamento Consiglio di Amministrazione ed elenco Soci
Variazioni all 'Agenzia delle Entrate
Cessioni di quote di Società Srl
Gestione del contenzioso con l' Agenzia delle Entrate
Ricorsi Tributari

venerdì 10 gennaio 2014

Riepilogo delle casistiche relative alle operazioni (effettuate/ricevute) con un soggetto “stabilito” ai fini IVA nella UE, in base all’inclusione o esclusione di questo rispetto all’archivio VIES.


Operazioni effettuate nei confronti di un soggetto “stabilito” ai fini IVA nella UE
Inclusione/esclusione dall’archivio VIES Cessioni di beni con invio in altro Stato della UE Prestazioni di servizi di cui all’art. 7-ter del DPR n. 633/1972
  • Periodo di 30gg dalla richiesta
  • Diniego all’inclusione nell’archivio
  • Revoca dell’inclusione
Non iscritto all’archivio VIES Assoggettamento ad IVA in Italia (territorialmente rilevante ai fini IVA nel Paese del cedente/prestatore)
Dal 31° giorno dalla richiesta in mancanza di diniego Iscritto nell’archivio VIES Cessione intracomunitaria di beni “non imponibile” ai sensi dell’art. 41 del DL n. 331/1993 Prestazione fuori campo IVA in Italia ai sensi dell’art. 7-ter del DPR n. 633/1972 (si ricorda che nei rapporti BtoB la prestazione è territorialmente rilevante nel Paese ove è “stabilito” il committente soggetto passivo IVA)
Operazioni ricevute da soggetto “stabilito” ai fini IVA nella UE
Inclusione/esclusione dall’archivio VIES Cessioni di beni con invio da altro Stato della UE con arrivo in Italia Prestazioni di servizi di cui all’art. 7-ter del DPR n. 633/1972
  • Periodo di 30gg dalla richiesta
  • Diniego all’inclusione nell’archivio
  • Revoca dell’inclusione
Non iscritto all’archivio VIES Assoggettamento ad IVA nel Paese in cui è “stabilito” il cedente/prestatore (territorialmente rilevante ai fini IVA nel Paese del cedente/prestatore)
Dal 31° giorno dalla richiesta in mancanza di diniego Iscritto nell’archivio VIES Acquisto intracomunitario di beni in Italia con assoggettamento a reverse charge Prestazione di servizi soggetta ad IVA in Italia mediante il meccanismo del reverse charge (territorialmente rilevante ai fini IVA nel Paese ove è stabilito il committente soggetto passivo IVA)
Erroneo assoggettamento ad IVA (mediante reverse charge) da parte del cessionario/committente italiano.
Le soluzioni proposte dall’Assonime (Circolare 28 luglio 2012, n. 21)
Il committente/cessionario nazionale, prima che intervengano azioni di accertamento nei suoi confronti, potrebbe:
  • procedere a rettificare il reverse charge effettuato sulla fattura;
  • procedere all’annullamento dell’annotazione della fattura nel registro delle fatture emesse (facendo venire meno la nascita del debito IVA);
  • procedere all’annullamento dell’annotazione della fattura nel registro degli acquisti (facendo venire meno l’indebita detrazione dell’IVA);
  • procedere alla rettifica del modello INTRA se già presentato (compilando i quadri INTRA-2 ter e/o quinquies).
Le conseguenze delle rettifica per l’operatore nazionale comportano:
  • che non dovrà essere versata l’IVA erroneamente indicata in fattura;
  • che lo stesso non dovrebbe essere soggetto al pagamento della sanzione per illegittima detrazione.
RIFERIMENTI NORMATIVI
  • Direttore dell’Agenzia delle Entrate, provvedimenti del 29 dicembre 2010 (Prot. n. 2010/188376 e Prot. n. 2010/188381)
  • D.L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla L. 30 luglio 2010, n. 122, art. 27
  • C.M. 15 febbraio 2011, n. 4/E
  • C.M. 21 giugno 2011, n. 28/E
  • C.M. 1° agosto 2011, n. 39/E
  • R.M. 27 aprile 2012, n. 42/E
Condividi l'articolo!

Nessun commento:

Posta un commento